Cappella del Rosario (Chiesa di San Domenico)

Architettura classicista in una chiesa ferita dai bombardamenti

Il primo impianto della chiesa di San Domenico nel quartiere di Villanova di Cagliari risale alla prima metà del XV secolo, costruito sul modello della cattedrale di Girona in forme gotico catalane tarde. Modificata nel corso dei secoli successivi, la chiesa mantenne le originarie forme gotico-catalane fino al 1943, quando venne quasi completamente distrutta dai bombardamenti. La chiesa originale era a navata unica con cappelle laterali, terminata nella zona presbiteriale da un coro costituito da un'ampia e alta cappella maggiore affiancata da due cappelle laterali di più modesta dimensione, tutte coperte con volte a crociera costolonate. La prima cappella sul lato del Vangelo è dedicata alla Vergine del Rosario, fondata nel convento nel 1578. L’ingresso alla cappella, posto in prossimità del vano presbiteriale, è qualificato da un portale foggiato ad arco trionfale, centinato e con sobrie decorazioni a ovoli e timpanatura triangolare sostenuta da esili paraste scanalate. Attraverso il portale accede ad un ambiente di impianto rettangolare coperto con volta a botte cassettonata. L’ambiente a pianta centrale quadrangolare, identificato come il “cappellone” del SS. Rosario, è coperto da una cupola a padiglione ottagonale impostata su una cornice classicista dentellata aggettante. Il passaggio dal quadrato di base all’ottagono è risolto da trombe triangolari nervate di chiara impronta gotica. L’apparato decorativo si distingue perché pone in comunicazione elementi tardogotici con elementi rinascimentali, le trombe triangolari di raccordo rappresentano dei veri e propri voltini gotici nervati, dotati anche di peducci e lavorati al romano, come fossero modanature doriche. I padiglioni ottagonali della copertura vengono poggiati su una cornice d’imposta ionica trabeata e perfettamente classica. Forte elemento distintivo dell’ambiente era il grande retablo posto nella parete di fondo del presbiterio. L’ambiente quadrangolare voltato a botte, che collega la navata all’ambiente centrale della cappella, si distingue per la decorazione dell’intradosso che venne qualificato da una decorazione a lacunari i cui riquadri alternanavano rosoni e punte di diamante in un’incredibile varietà di forme, sul modello della precedente zona presbiteriale di Sant’Agostino Nuovo di Cagliari.