Chiesa di Maria Santissima della Catena

Al limitare del centro urbano, una chiesa inerpicata sul ciglio dell’altopiano

La chiesa di Maria Santissima della Catena si trova nell’omonima contrada, a poca distanza dal castello dei Valdina, e sorge al confine dell’altopiano che delimita geograficamente il centro urbano, in una posizione panoramica sulla valle di Milazzo. I contrafforti sul fronte nord-orientale, di cui uno costituisce il cantonale destro del prospetto principale, e la muratura a scarpa dei retrostanti volumi della sacrestia e della canonica testimoniano l’adattamento dell’edificio all’orografia complessa del sito. L’asimmetria dell’impianto a due navate risulta evidente già dal prospetto, dove il portale non è centrato ma in asse con la navata principale. All’interno la navata maggiore è separata da quella sinistra da tre arcate a pieno centro, sorrette da pilastri a sezione ottagonale e ricavate probabilmente dall’apertura del muro perimetrale destro di una originaria chiesa a unica aula. L’arco acuto che inquadra l’abside, perfettamente in asse con l’ingresso, è testimonianza di una fase costruttiva precedente all’età rinascimentale. La riconfigurazione e l’ampliamento della chiesa con l’inserimento della seconda navata avvennero probabilmente tra il XVI e la prima metà del XVIII secolo. La scelta di aumentare la capienza della chiesa potrebbe essere stata dettata dal maggiore afflusso di fedeli dovuto alla diffusione del culto della Madonna della Catena nel Cinquecento o dal ruolo di chiesa sussidiaria della chiesa madre di San Nicolò che la Catena assunse nella metà del XVII secolo. La navata destra, in ogni caso, contribuì a creare una struttura più resistente a terremoti; la sua costruzione pertanto potrebbe essere anche legata a esigenze strutturali dell’edificio. Tre diverse campagne di restauro vennero condotte nel Novecento e comportarono la sostituzione della copertura lignea (nel 1903) e della pavimentazione.

 

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Comune di Roccavaldina