Fontana del Brigliadore

Un'architettura dell'acqua in un antico chiostro

La fontana, posta al centro del chiostro della chiesa di Santa Maria di Betlem, è costituita da una conca rotonda di 150 cm di diametro, ornata da tre stemmi sul fronte, e attualmente retta da un cilindro in pietra, bordato superiormente da una piatta fascia in rilievo e poggiante a sua volta su di un basamento rialzato di forma circolare, frutto di un restauro integrativo. Al centro della conca, poggiante sul supporto a pan di zucchero, si innalza la colonnina bronzea dello zampillo – il brillador, termine catalano che diede il nome alla fontana – sormontato da quattro teste leonine dalle quali sgorgava l’acqua, e recante un’iscrizione in caratteri gotici di non facile lettura. Appare chiara l’iscrizione 1523, che secondo Deliperi e Giordo risulta la data di costruzione, e che interpretano l’iscrizione come: “in te(m)po de Joan Pilo Francesco Cano Antoni Fiore anno de 1523”. Nella prima partitura della conca figurano una stella a cinque punte e una mezzaluna crescente rovesciata; la seconda partitura mostra due gigli sovrapposti che si riferirebbero, sempre secondo Deliperi e Giordo, al Fiore, mentre il cane rampante alluderebbe al Cano. Nella quarta partitura si fa invece riferimento allo stemma dei Centelles, e allude ad un capo giurato dell’epoca, Francisco Centelles. Al centro, di maggiori dimensioni, è lo stemma con i pali di Aragona coronati da rosette, cui si sovrappone la torre civica. Sulla destra invece sta uno stemma bipartito in palo e ha a sinistra una sorta di F che poggia su una sega – forse allusione a Francisco de Serra, capo giurato che aveva anche il patronato sulla cappella di S. Francesco in S. Maria di Betlem, e morto prima del 1533 – e a destra una Ssovrapposta ad una I. L’insegna del potere regio unita al simbolo municipale sottolinea lo stretto rapporto fra il convento e la città.