Un esempio di palazzo tardo rinascimentale ad Alì
Il palazzo della famiglia Maggiore sorge alle spalle della chiesa madre di Alì, lungo la strada che conduce alla chiesa dello Spirito Santo. Sebbene significativamente trasformato dagli interventi successivi, il prospetto, su due elevazioni, mostra ancora un’impostazione del partito centrale di inizio Seicento, con portale ricalcato da una doppia ghiera di conci e sormontato da un balcone sorretto da mensole. La decorazione dell’arco a pieno centro del portale è caratterizzata da un’alternanza di bugne piatte e a punta di diamante, alternanza che interessa anche i conci delle paraste sottostanti. Dei mascheroni trovano posto sia nella chiave dell’arco che in corrispondenza delle mensole del balcone centrale e lungo il cornicione terminale, questa volta in forma di gocciolatoi. La stessa impostazione del partito centrale si può riscontrare nel vicino palazzo Fama in via Pietro Fama, così come la medesima distribuzione dei principali ambienti del piano terra, riproposizione del più diffuso modello di residenza di rappresentanza di età tardo rinascimentale, che trovava nel palazzo Grano di Messina un illustre antecedente. Al di là del portone, un atrio coperto conduce al cortile, caratterizzato dalla presenza di una fontana rinascimentale, affiancata da due lavatoi, quale fondale prospettico. Lateralmente a questa, sulla destra, si sviluppa la scala principale a due rampe, che conduce al piano nobile. Gli interni del palazzo, attualmente abitato, sono stati profondamente trasformati e risultano di difficile accesso.