Battista Caracciolo

Conte di Gerace e Terranova, era anche noto per la sua magnifica corte, ricca di giuristi e di cavalieri

Secondogenito di Antonio Caracciolo, conte di Gerace, divenne signore di Terranova e successe al fratello maggiore, Giovanni, nel 1432. Coinvolto nella contesa per il trono di Napoli tra Alfonso d’Aragona e i sovrani angioini, sostenne dapprima Renato d’Angiò, ma in seguito si sottomise all’Aragonese e fu perdonato insieme agli altri membri della sua famiglia, mantenendo il possesso dei propri feudi. Restò fedele al nuovo re anche durante la ribellione del marchese di Crotone, Antonio Centelles. È noto che aveva una magnifica corte, con numerosi cavalieri e giusperiti, e che s’interessò, appoggiato dal vescovo Aimerico, della riorganizzazione dei monasteri italo-greci nei suoi domini. Il sarcofago di Battista, nella cattedrale di Gerace, fu realizzato per interessamento di Ferrante Caracciolo, duca di Airola, il quale, alla metà degli anni Settanta del Cinquecento, volle dare degna sepoltura al suo avo e al fratello Giovanni.

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