La vicenda della chiesa di Santa Maria di Nazareth, testimonianza dei rapporti molto stretti tra Barletta e la Terrasanta, è complessa. Sede sin dal Medioevo dell’arcivescovo di Nazareth, la chiesa era inizialmente posta al di fuori delle mura. Quando, nel Cinquecento, i borghi esterni alla cinta muraria vennero distrutti, all’arcivescovo nazareno fu concessa, nel 1566, la chiesa trecentesca di San Bartolomeo. Preso possesso del tempio, l’arcivescovo di Nazareth Bernardino de Figueroa decise di riedificare la chiesa, consacrandola alla Concezione di Maria.
L’interno, a navata unica, si conclude con un’abside mentre il soffitto è ligneo. Tra le sepolture che si trovavano nella chiesa è ricordata quella cinquecentesca della famiglia Affaitati, titolare anche di un altare e proprietaria di un palazzo di fronte all’edificio sacro.