Una città regia, ponte verso la Terra Santa
L’origine di Barletta (o Baruli) è strettamente connessa alle vicende delle vicine città antiche di Canne e Canosa. L’area della città, che probabilmente fungeva da porto marittimo di Canosa, ospitò infatti i loro abitanti, quando furono devastate dai goti e dai longobardi. Nei secoli successivi l’insediamento accolse anche altri flussi migratori che contribuirono a definire, attraverso la costruzione di borghi, la forma urbis.
Affacciata sull’Adriatico e attraversata da importanti vie antiche, nel Medioevo Barletta divenne un importante porto d’imbarco dei pellegrini diretti in Terra Santa, e a partire dall’età normanna ottenne un perenne status di città regia, non soggetta ad alcun feudatario. La sua posizione privilegiata venne confermata anche da Federico II, che vi istituì le Scholae ratiocinii, e da Carlo I d’Angiò, che la scelse come sede della Zecca. Nel secondo Quattrocento la preminenza di Barletta come “città demaniale” è altresì testimoniata dalla scelta di re Ferrante d’Aragona, che si fece incoronare nella chiesa madre l'11 febbraio 1459. Il ruolo centrale rivestito dalla città portuale nei traffici mediterranei comportò inoltre l’arrivo, in epoca medievale, di prestigiosi prodotti dell'arte costantinopolitana, come il celebre Colosso. Nonostante ciò, Barletta faticò molto ad essere riconosciuta come città a tutti gli effetti, in quanto priva di sede episcopale fino al 1860. Per supportare le proprie aspirazioni tentò dunque di costruire un’identità civica attorno alla chiesa madre, rivendicando l’eredità di Canne, e ospitò due vescovi deterritorializzati della Terra Santa: quello di Nazareth e il Patriarca di Gerusalemme.
Al nome della città è indissolubilmente legata la vicenda della Disfida fra tredici cavalieri italiani e tredici francesi, avvenuta nel corso della guerra franco-spagnola per la conquista del Regno di Napoli (1503): gli antefatti dell'episodio ebbero luogo proprio a Barletta, dove era di stanza l'esercito spagnolo nel quale militavano gli italiani coinvolti nel duello, e lì questi ultimi rientrarono da vincitori, per rendere omaggio alla Vergine.La città fu infine patria e sede di diversi intellettuali del Rinascimento, fra cui il medico e trattatista Mariano Santo o il giurista e poeta Mario di Leo, e non si può escludere che le sue élites fossero del tutto estranee al diffuso fenomeno del reimpiego di antichità, in questo caso provenienti da Cannae e Canosa.
Cosa vedere qui

Cattedrale di Santa Maria Maggiore
La Cattedrale è l’edificio sacro più importante della città, e nei secoli è stata sede di avvenimenti di grande rilievo, come l’incoronazione del re di Napoli, Ferrante d’Aragona (1459).
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Castello
Attestato dalle fonti sin dai primi anni del Duecento, il Castello di Barletta visse una fase di profondo rinnovamento in età federiciana e angioina.
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Archivio della città
Costruito accanto alla chiesa del Santo Sepolcro, l’edificio ha nel Cinquecento la funzione di archivio delle scritture della città
Leggi tuttoPalazzo Damato
È uno dei luoghi più significativi della città in quanto ospita quella che, comunemente, è definita Cantina della Sfida, ovvero il luogo in cui sarebbe scoccata la scintilla che avrebbe portato alla celebre Disfida di Barletta
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Chiesa di San Pietro
A pochi passi dalla Cattedrale di Santa Maria Maggiore, l’oratorio di San Pietro fu eretto, a partire dal 1549, dall’antica arciconfraternita del Santissimo Sacramento
Leggi tuttoChiesa di San Ruggero
L’edificio testimonia lo stretto legame che intercorre tra Barletta e la città di Canne, evidente anche nella costruzione del borgo dove sorse la chiesa di San Giacomo, che accolse i profughi di quella città
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Chiesa di Santa Chiara
La chiesa di Santa Chiara venne fondata nel XV secolo, ma non resta molto della sua fase rinascimentale
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Chiesa di Santa Maria di Nazareth
La vicenda della chiesa di Santa Maria di Nazareth, testimonianza dei rapporti molto stretti tra Barletta e la Terrasanta, è complessa
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Colosso
Il Colosso di Barletta è il monumento più noto della città: comunemente indicato con il nome dell’imperatore Eraclio, in realtà sfugge a ogni identificazione certa
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Chiesa di San Giacomo
Fondata probabilmente già a fine XI secolo assieme al borgo annesso, nel quale si rifugiarono i profughi giunti da Canne, la chiesa di San Giacomo, ubicata fuori le mura, appartenne a lungo ai benedettini di Monte Sant’Angelo.
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Chiesa di Sant’Andrea
Documentata già nel XII secolo, la chiesa di San Salvatore venne dedicata a Sant’Andrea a seguito del passaggio, accordato dalla famiglia Della Marra nel Cinquecento, ai frati francescani.
Leggi tuttoOspedale dei Cavalieri di Malta
L’Ordine Ospitaliero Gerosolimitano aveva in Barletta uno dei priorati del Regno. La sede dell'Ospedale sorse a ridosso del centro antico, sull’antica Strada del Cambio, e nei pressi di due importanti chiese: Santa Chiara e Santa Lucia.
Leggi tuttoPalazzo Affaitati
Noto anche come Palazzo Samuelli, dal nome della famiglia che lo abitava ancora nel Settecento, l’edificio appartenne all’importante casata degli Affaitati
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Palazzo Bonelli
Il palazzo, che porta il nome della famiglia Bonelli che ne fu proprietaria dal 1685, in epoca rinascimentale appartenne alla nobile famiglia Della Marra.
Leggi tuttoPalazzo Della Marra
Costruito nel Cinquecento su un edificio preesistente, prima di passare alla famiglia Della Marra nel 1633, appartenne a Lelio Orsini, conte di Pacentro, Tagliacozzo e Oppido, che a fine XVI secolo volle restaurare l’edificio.
Leggi tuttoPalazzo Pretorio
La costruzione del Palazzo Pretorio, nuova sede dell'universitas, si rese necessaria quando, nel 1540, il Palazzo del Capitano (Palazzo dell’Arco) venne ceduto alle monache benedettine dell’Annunziata per essere adibito a convento.
Leggi tuttoPalazzo Santacroce
Costruito nel XV secolo nella piazza antistante la Cattedrale di Santa Maria Maggiore, di cui occupa parte del sagrato, Palazzo Santacroce prende il nome dalla casata che, nel Settecento, subentrò ai Queralt.
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Porta Marina
La porta, che oggi appare come un monumento a sé stante, isolato, è l’unico esemplare superstite in città delle porte inglobate nel sistema delle mura urbiche.
Leggi tuttoPorto
Del porto di Barletta, costruito con molta probabilità contestualmente alla città, si ha notizia dal II-IV secolo d. C.
Leggi tuttoPalazzo dell'Arco
Il palazzo fu fatto costruire nel 1473 da Francesco de Arenis, giustiziere di Terra di Bari e Terra d’Otranto, e fu sede del capitano della città. Nel Cinquecento divenne invece un monastero e accolse le monache benedettine dell’Annunziata.
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Basilica del Santo Sepolcro
Attestata dal XII secolo tra le possessioni dei cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme, la chiesa sorgeva inizialmente al di fuori del perimetro cittadino: con l’ampliamento delle mura, nel 1162, venne inglobata all’interno della città.
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Scheda scientifica della città di Barletta