Attestato dalle fonti sin dai primi anni del Duecento, il Castello di Barletta visse una fase di profondo rinnovamento in età federiciana e angioina.
Tra gli esempi meglio conservati del sistema castellare pugliese, visse un’altra intensa stagione di interventi edilizi nel Rinascimento, con il grande rifacimento promosso da Carlo V, il cui stemma campeggia ancora sul portale d’ingresso.
Il progetto del castellano di Brindisi Fernando de Alarçon previde, infatti, la costruzione del bastione della Nunziata, a sud-est del Castello. Cinquecenteschi sono anche i bastioni di San Vincenzo (a nord-ovest), di Santa Marta (a sud-ovest) e di San Giacomo (già intitolato a Sant’Antonio, a nord-est), mentre il fossato venne scavato a chiusura del secolo.
Questi bastioni hanno forma romboidale e delimitano l’impianto quadrato della struttura, che presenta il caratteristico basamento “a scarpa”.
Attualmente, il Castello di Barletta è sede della Pinacoteca e del Museo civico.
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Iscrizione di Carlo V
La lapide ricorda la stagione di interventi nel castello di Barletta all’epoca di Carlo V