I resti dell’antica cinta muraria sono visibili in diversi punti della città (via Galliano, via Carmine, via Mura San Cataldo).
La fase più antica documentata è quella normanna, con le mura che racchiudevano una piccola area attorno alla Cattedrale e una porta che si apriva all’altezza di Palazzo Bonelli. Risale a quest’epoca la leggenda della creazione dello stemma a cinque bande rosse su campo bianco di Barletta, originato dal gesto del signore della città, Roberto, il quale dopo aver sconfitto i saraceni avrebbe pulito la mano insanguinata su uno stipite bianco, proprio nei pressi della porta.
In seguito al primo ampliamento alla metà del XII secolo, la porta venne spostata nei pressi del Santo Sepolcro.
A questo seguono diversi ulteriori ampliamenti della cinta muraria, in età angioina e tra Quattrocento e Cinquecento. Delle porte che arricchirono le mura nei secoli – Porta Reale, Porta del Santo Sepolcro, Porta Nuova – sopravvive la sola Porta Marina.