Palazzo Guillot si erge verso la fine di carrer Major in direzione della plaça del Pou Vell. Costituisce un modello estremamente interessante dell’architettura tardo gotico-catalana, caratterizzandosi per la rinuncia alla linearità e per una più fervida vivacità della decorazione, grazie soprattutto alla diversificazione degli intrecci a traforo. Tali motivi figurativi, che rimandano ai lavori ariosi in filigrana in uso nella oreficeria locale, riecheggiano quelli dispiegati nel prospetto di Palazzo Tibau.
In Palazzo Guillot, le aperture si presentano incorniciate da conci squadrati sovrapposti e da colonnine alveolate che seguono l’andamento della finestra.
Al piano terra si apre il portale a dovelles, con conci di arenaria disposti a raggiera. Al piano nobile troviamo due aperture con architravi traforati; più grandi e più chiaroscurati sono invece gli ornati degli architravi monolitici a transenna traforata nel secondo piano, dove le tre finestre non rispettano l’euritmia.
La sua costruzione, entro la prima metà del XVI secolo, si deve a maestranze in trasferta capaci di reinventare i motivi decorativi della tradizione per le famiglie di origine catalana residenti ad Alghero.