Chiesa di San Michele

Uno dei più importanti esempi del Rinascimento meridionale in Calabria

La chiesa, principale parrocchiale di Vibo prima dell’attuale Duomo, è collocata nel punto più alto della strada che, in epoca medievale, rappresentava l’asse di congiunzione tra il quartiere di Borgonovo, gravitante intorno al castello, e quello di Terravecchia, situato sul pianoro più in basso. Studi recenti hanno avanzato l’ipotesi che sia stata riedificata entro i primi due decenni del Cinquecento su una preesistenza già rimaneggiata nel secolo precedente, anticipando così la datazione tradizionalmente proposta per l’avvio dell’intervento rinascimentale, ritenuto successivo alla visita pastorale (1515) del cardinale Andrea della Valle, allora vescovo di Mileto.

L’edificio, a lungo considerato un disegno di Baldassarre Peruzzi, che era tra le conoscenze del porporato, è stato più recentemente messo in relazione con modelli di ambito napoletano, come la cappella Pontano e la chiesa di Santa Maria della Stella. È certo, comunque, il carattere gentilizio dell’opera, risultato del concorso di Ettore Pignatelli, governatore e poi conte di Monteleone (oggi Vibo Valentia) e delle rappresentanze cittadine. A questa duplice committenza alludono gli stemmi della città e dei Pignatelli disposti all’interno della chiesa, alla base delle colonne dell’arco Santo. Il campanile fu portato a compimento solo alla fine del XVII secolo, quando si giunse a un rifacimento della zona presbiteriale.

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Per saperne di più

Scheda scientifica sulla chiesa

Scheda del Catalogo generale dei Beni Culturali