La Madonna delle Grazie tra le sante Caterina d'Alessandria e Agata

Seconda metà del XVI secolo

Una tavola devozionale di committenza cappuccina

La tavola proviene dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie annessa al convento dei padri cappuccini, dove era giunta nella prima metà del Seicento da una precedente chiesa, ubicata a distanza dal centro abitato, che era stata fondata dall’Ordine nel 1566 e che una piena e un terremoto negli anni 1614-1616 avevano reso inagibile. 
Raffigura la Madonna delle Grazie tra le sante Caterina d’Alessandria e Agata. Seduta su vaporose nubi e incoronata da una coppia di angeli, Maria è rappresentata secondo l’iconografia della Virgo Lactans, di antica tradizione, nell’atto di allattare Gesù. Le sante Agata e Caterina, dei volti pressoché identici, si riconoscono perché munite dei consueti attributi: una tenaglia che tiene stretto un seno la prima; la spada e la ruota dentata, la seconda. Ai piedi di quest’ultima è, anche, la figura dell’imperatore Massimino che ne ordinò il martirio.
Opera di interesse soprattutto devozionale, può essere riferita ad un ignoto maestro di ambito provinciale a conoscenza della produzione pittorica messinese del tempo.

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