Madonna dell'Accomandata

1511

Una Madonna a cui raccomandarsi

Con il titolo di Madonna dell’Accomandata era indicata in passato la Madonna della Misericordia, in memoria dell’atto di accomandazione, cioè di affidamento, che i fedeli compivano nei confronti di Maria. 
Si tratta di una iconografia un tempo moto diffusa, alla cui divulgazione contribuirono tante confraternite istituite in età medievale e rinascimentale e che godette di ampia diffusione anche negli anni successivi al Concilio di Trento, assumendo definizioni differenti, in relazione ad epoca, area geografica o a particolari culti. Assimilabile alla Madonna dell’Accomandata è, infatti, quella dei Raccomandati, quella dell’Aiuto, quella delle Frecce, quella della Consolazione ed altre ancora.
Un documento informa che la statua è stata commissiona nel 1511 allo scultore messinese Antonello Freri, a capo di una fiorente bottega attiva tra Quattro e Cinquecento in riva allo Stretto, dai confrati della chiesa di Santa Maria dell’Accomandata, poi intitolata all’Immacolata.
Raffigura la Vergine in piedi, in posizione frontale, nell’atto di stringere con le mani due lembi del manto, cosi da alzarlo per accogliere e tutelare due schiere di devoti oranti, laici e religiosi.

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