Museo civico

Opere d'arte e frammenti di architettura nel secentesco oratorio di San Filippo Neri

Il museo civico di Castroreale venne istituito nel 1984, destinando a sede delle collezioni artistiche e dell’Archivio Storico della città i locali dell’ex convento di San Filippo Neri. Sia l’oratorio che la casa dei padri Filippini di Castroreale vennero realizzati nel primo trentennio del Seicento, per volontà e con il finanziamento del teologo Damiano Fava, primo rettore della comunità. Il complesso si attesta sulla via Guglielmo Siracusa, arteria principale del centro urbano che connette la chiesa Madre di Santa Maria Assunta con il versante settentrionale della città, raggiungendo le chiese di Sant’Agata e Santa Marina. Il prospetto esterno mantiene i caratteri secenteschi: il portale presenta un arco con conci bugnati, che alterna decorazioni geometriche a bugne a punta di diamante, racchiuso da una ghiera esterna con decorazione deteriorata ma in parte ancora visibile. Il mascherone sommitale e le mensole del balcone principale sovrastante sono scolpite in forma di cavalli rampanti e figure mostruose, tema diffuso nell’architettura siciliana del Seicento ma di cui si conservano limitate testimonianze a causa dei ripetuti eventi sismici che hanno colpito soprattutto la Sicilia orientale. Nel 1862 l’edificio venne occupato dal Comando militare e nel 1867 fu ufficialmente acquisito dal comune, che lo destinò a svariati usi prima dell’istituzione del museo. Le collezioni ospitate sono costituite principalmente da frammenti di architettura, manufatti scultorei e dipinti provenienti da chiese di Castroreale, danneggiate e non più esistenti a causa dei frequenti terremoti e del progressivo abbandono.

 

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