Collocata dietro l’altare maggiore della Cattedrale di Santa Maria Maggiore, la tavola raffigura da un lato la Madonna con il Bambino e, sul retro, il Salvatore benedicente. Si tratta, dunque, di una tavola opistodoma, ovvero realizzata per essere vista da entrambe le parti.
Identificata tradizionalmente nella “devotissima figura della Madonna” dinanzi alla quale, come raccontano le fonti, pregarono i tredici cavalieri italiani che presero parte alla Disfida, l’icona per questa ragione è chiamata anche Madonna della Sfida.
Firmata in calce dal pittore modenese Paolo Serafini, la Madonna con il Bambino rinvia all’iconografia bizantina della Hodegitria Dexiokratousa, ovvero che regge il bimbo con il braccio destro. Nella parte bassa corre un’iscrizione tratta da una laude alla Vergine di San Bonaventura; quella sotto il Salvatore, invece, preannuncia l’avvento del Regno della luce evocato negli scritti di Giovanni e sottolineato dal fondo oro della tavola.
L’iconografia del Salvatore con la lunga tunica e con una fascia d’oro all’altezza del petto è stata collegata ad alcuni versi dell’Apocalisse.
Galleria
Cosa vedere qui
Salvatore
Conservata all’interno del museo diocesano al piano superiore della sagrestia della Cattedrale di Santa Maria Maggiore, la tavola rappresenta il Salvatore benedicente a figura intera
Esemplare tra i tanti a fondo oro presenti a Barletta, la tavola della Cattedrale costituisce probabilmente la parte superstite di un più complesso polittico