Salvatore

La fortuna di un modello

Conservata all’interno del museo diocesano al piano superiore della sagrestia della Cattedrale di Santa Maria Maggiore, la tavola rappresenta il Salvatore benedicente a figura intera, stagliata su un fondo oro impreziosito da dettagli ricavati a punzone, e testimonia la fortuna del modello cristologico della cosiddetta Madonna della Sfida.

Vestito, anche in questo caso, di una lunga tunica finemente decorata, il Salvatore presenta zampilli di sangue all’altezza delle stimmate, che hanno portato a connettere l’iconografia a quella evocata dai Vangeli di Giovanni e Matteo del Cristo sommo sacerdote, servo sofferente.

Attribuita a Paolo Serafini da Modena e databile alla seconda metà del Trecento, la tavola è probabilmente derivata dallo stesso cartone da cui è uscito il Salvatore della Madonna della Sfida.

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