Trinità e Vergine in trono e Assunzione

L’eleganza dell’oro

Conservato nel piccolo museo diocesano, al primo piano della sagrestia della Cattedrale di Santa Maria Maggiore, il dipinto è diviso in due parti: la principale raffigura Cristo e la Vergine in trono con Dio Padre che posa le sue mani sulle loro spalle e la colomba dello Spirito Santo; l’altra mostra un Cristo in mandorla con l’animula della Vergine tra le mani e angeli che suonano svariati strumenti musicali.

Esemplare tra i tanti a fondo oro presenti a Barletta, la tavola della Cattedrale costituisce probabilmente la parte superstite di un più complesso polittico, del quale è andata perduta la carpenteria.

L’opera è stata a lungo attribuita al pittore veneziano Giovanni di Francia – o Zanino di Pietro – o, comunque, ricondotta alla sua cerchia. Recenti ricerche hanno invece messo in evidenza la sua prossimità all’anonimo autore del cosiddetto Messale di San Corrado custodito nella Cattedrale di Molfetta, un codice miniato del XV secolo, la cui cultura figurativa è analoga a quella della tavola di Barletta.

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