Sant'Antonio da Padova

L’effige del Santo nel tempio francescano

Realizzato su una tavola centinata collocata sopra un altare che non doveva essere il suo, questo Sant’Antonio da Padova svettante su un paesaggio è connotato dai consueti attributi iconografici: saio, gigli e un libro. 

Del dipinto è interessante come testimone della fortuna dei modelli veneti in Puglia. Si ignora l’ubicazione originaria dell’opera, così come il nome del suo autore. Nonostante i primi riferimenti ai Vivarini e a Crivelli, gli studiosi tendono oggi a considerare il dipinto come opera di un artista attivo in Puglia, talvolta riconosciuto nel cosiddetto “Maestro ZT”, un pittore che unisce al linguaggio adriatico tutta una serie di influssi mutuati dalla tradizione bizantina.

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Scheda scientifica sul Sant'Antonio da Padova