Croce astile d'argento

fine sec. XVI

Una croce astile d'argento: opera d'arte e strumento di devozione

La croce, utilizzata ancor oggi in occasione di celebrazioni solenni, issata su un’asta, è esposta nel piccolo museo d’arte sacra annesso alla chiesa. È finemente eseguita in lamina d’argento sbalzata, cesellata e bulinata, con parti dorate, applicata su un’anima di legno. Attribuibile ad un ignoto maestro siciliano, verosimilmente messinese, può essere datata all’ultimo quarto del XVI secolo per le stringenti analogie che è possibile cogliere con altri manufatti similari di tale periodo.

L’opera reca segni di vari interventi compiuti in epoche differenti: dallo smontaggio dei capi croce quadrilobati che oggi appaiono rimontati senza alcuna logica, alla sostituzione, probabilmente nell’Ottocento, del Crocifisso.

Il manufatto è caratterizzato da una accentuata bicromia, da una raffinata decorazione a girali fitomorfi lungo i bracci, dalla presenza di un nodo architettonico decorato da nicchie contenenti sei piccole figure di santi, realizzate a fusione e dorate, e dalla presenza, nel verso, dell’effigie dell’Assunta.

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