Piede di ostensorio

inizi sec. XVI

Una testimonianza del perdurare delle forme gotiche in età rinascimentale

Esposta nel piccolo museo d’arte sacra annesso alla chiesa, l’opera, che un tempo reggeva probabilmente la mostra di un ostensorio andata perduta, è eseguita in rame dorato e si conserva in buono stato. A dispetto della foggia arcaizzante di gusto tardogotico, può essere datata agli inizi del Cinquecento, attestando il protrarsi in loco, e in generale in Sicilia, di soluzioni formali trecentesche non solo per tutto il XV secolo ma anche oltre.

Il piede si compone di una base polilobata con cornice ad uncini, impostata su un gradino decorato a traforo e ornata da elementi fitomorfi stilizzati di gusto rinascimentale, e di un fusto a sezione esagonale caratterizzato da un grosso nodo di tipo architettonico. Si tratta di una sorta di piccolo tempietto gotico costituito da grandi trifore ad arco inflesso gattonato intervallate da pilastri quadrangolari, sostenuti da elementi che imitano contrafforti e coronati da grandi pinnacoli.

Verosimilmente seicentesco, e quindi non pertinente è il balaustro posto sul nodo, decorato da  fogliette e piatte baccellature.

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