Famiglia d'Alferio

Famiglia radicata a Isernia, Venafro ed Alife, fondò le proprie fortune sull’esercizio del sapere giuridico

Famiglia di primissimo piano, ampiamente radicata nel patriziato d’Isernia fin dal XIII secolo, fondò il proprio successo sull’esercizio del diritto al servizio della Corona. In particolare, la carriera burocratica di Alferio (XIV secolo) innescò il processo di nobilitamento della famiglia, che si espresse nella progressiva acquisizione di beni fondiari e feudali. Furono fra l’altro signori di Castelpetroso fino alla metà del XV secolo, quando, per volere degli Aragonesi, gli successero i Pandone conti di Venafro, non senza un tentativo di riconquista del feudo da parte di Tommaso d’Alferio. Covella, sorella di questo, sposò il nobile Cristoforo Mancino di Venafro, fratello del vescovo Antonio, e fu sepolta in una cappella all'interno della Cattedrale. Un ramo della famiglia è attestato anche ad Alife, dove tra il XIII e il XV secolo espresse ben due vescovi.

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