Present in various parts in the Kingdom, they occupied a prominent position among the noble families of Tropea
The Barone family was part of the Tropea nobility in 1567, but questions on their origins remain unanswered. According to some they were originally from Provence, reaching the Kingdom with Charles I of Anjou, while others maintain their origin to be Neapolitan or at least from Campania. However, the family had many branches, also settling in Nola, L'Aquila, Sora and Puglia. The Calabrian branch reached Mesiano, and from there Tropea, in the 15th century, where it occupied an important position. Between the sixteenth and seventeenth centuries, numerous members of the Barone family were elected mayors, and it is known that at least three members of the family took part in the famous battle of Lepanto. What remains of their commission is the statue of Saint Paul, once in the main altar of the Cathedral of Tropea, whose bench also bears the coats of arms of two other noble families of the city: the Galluppi and the Carbonara.
What to see here
Statua della Madonna del Popolo
a statua, ubicata a destra dell’area presbiteriale, è tra le opere certamente attribuibili a Giovan Angelo Montorsoli, raffinatissimo scultore apprezzato da Michelangelo
L’opera fu commissionata nel 1598 da Giuseppe Galzerano, membro della nobiltà locale di Tropea, allo scultore messinese Pietro Barbalonga per l’altare della cappella di famiglia
Le caratteristiche della tomba rientrano in un modello molto diffuso a Napoli già nel periodo angioino, perdurate anche in età aragonese e nei primi decenni del Cinquecento.
Il sepolcro, che si trova nella seconda cappella sulla navata laterale destra della cattedrale, fu commissionato da Antonello Galluppi, barone di Cirella, Ioppolo e Coccorino, per i cinque figli premortigli.
Il tabernacolo, posto dinanzi all’abside sinistro in corrispondenza dell’altare dedicato a San Giuseppe agonizzante, è stato commissionato nella seconda metà del Quattrocento da Pietro Balbo, vescovo di Tropea di origine pisana
Non sono note le date di nascita e di morte di questo personaggio, membro del patriziato cittadino, la cui prima menzione documentaria nota è rappresentata dalla committenza del rilievo della Natività per la propria cappella.
Appartenente al ramo pisano di una nota famiglia del patriziato veneziano, iniziò i suoi studi a Padova, proseguendoli a Mantova sotto la guida di Vittorino da Feltre.
Famiglia stabilitasi in diversi centri della Campania, così come a Nicotera, in Calabria. Da qui, nel 1568 un Gilberto Romano trasferì la sua residenza a Tropea