A prelate of high lineage and a highly educated client
Belonging to the Pisan branch of a well-known Venetian patrician family, he began his studies in Padua, continuing them in Mantua under the guidance of Vittorino da Feltre. Being related to an important cardinal, Pietro Barbo, allowed him to be introduced into the papal court, where he demonstrated his vast culture, enriched by his knowledge of Greek and Latin.
The esteem shown to him by the pontiff, the humanist Enea Silvio Piccolomini, favored his election as bishop. He probably became bishop of Nicotera first (1461), and later of Tropea (1465), at the beginning of the pontificate of Paolo II Barbo.
Although he dedicated himself to the leadership of the diocese and the defense of ecclesiastical jurisdiction, which was threatened by the royal governor Francesco Marrades, he did not reside permanently in the city, where his presence is documented in 1465 and 1468.
During his episcopate, he promoted the construction of the marble tabernacle now in the left chapel of the presbytery. He died in Rome in 1479.
What to see here
Statua della Madonna del Popolo
a statua, ubicata a destra dell’area presbiteriale, è tra le opere certamente attribuibili a Giovan Angelo Montorsoli, raffinatissimo scultore apprezzato da Michelangelo
L’opera fu commissionata nel 1598 da Giuseppe Galzerano, membro della nobiltà locale di Tropea, allo scultore messinese Pietro Barbalonga per l’altare della cappella di famiglia
Le caratteristiche della tomba rientrano in un modello molto diffuso a Napoli già nel periodo angioino, perdurate anche in età aragonese e nei primi decenni del Cinquecento.
Il sepolcro, che si trova nella seconda cappella sulla navata laterale destra della cattedrale, fu commissionato da Antonello Galluppi, barone di Cirella, Ioppolo e Coccorino, per i cinque figli premortigli.
Il tabernacolo, posto dinanzi all’abside sinistro in corrispondenza dell’altare dedicato a San Giuseppe agonizzante, è stato commissionato nella seconda metà del Quattrocento da Pietro Balbo, vescovo di Tropea di origine pisana
Non sono note le date di nascita e di morte di questo personaggio, membro del patriziato cittadino, la cui prima menzione documentaria nota è rappresentata dalla committenza del rilievo della Natività per la propria cappella.
Famiglia stabilitasi in diversi centri della Campania, così come a Nicotera, in Calabria. Da qui, nel 1568 un Gilberto Romano trasferì la sua residenza a Tropea