Statua della Madonna del Popolo

Un’opera commissionata dall’aristocrazia cittadina a un famoso collaboratore di Michelangelo

La statua, ubicata a destra dell’area presbiteriale, è tra le opere certamente attribuibili a Giovan Angelo Montorsoli, raffinatissimo scultore apprezzato da Michelangelo, al punto da essere coinvolto, prima del trasferimento a Messina, in diverse imprese artistiche del maestro. L’opera rivela un consistente intervento della bottega nella definizione della veste e dei volti.

La Vergine è sorretta da due putti disposti su una base ottagona, che reca una iscrizione sul fronte.L’epigrafe fa riferimento alle figure dei committenti, appartenenti a due famiglie dell’aristocrazia cittadina, i Romano e i Nomicisio, i cui stemmi campeggiano sulle facce a lato della tavola centrale.

Le fonti documentarie rendono noto il coinvolgimento di altre due figure nel patrocinio dell’impresa artistica, il nobile Antonio Terranova e il sacerdote Alfonso Trifiletti, procuratori del Capitolo della cattedrale e del clero di Tropea. Alcuni studi hanno messo in risalto le analogie figurative tra la Vergine di Montorsoli e la statua gaginesca della Maddalena nel trittico ora collocato nel Duomo di Vibo.

 

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Scheda scientifica sulla statua