Last precious fragment of Antonello Gagini's work in Calabria
The refined marble relief, depicting the Incredulity of Saint Thomas, is all that remains of a larger reredos, which represents the last Calabrian work by the famous sculptor Antonello Gagini. The dating of 1531 can be deduced from the inscription placed on the lower band of the scene panel, which also mentions the client, Tommaso Mercuri, canon of the Gerace Cathedral and vicar of the bishop Girolamo Planca, according to what is known from documentary sources.
The coats of arms placed on the lower plinth which correspond to the heraldic emblems of the family allude to the promoter of the work.
The importance of Mercuri in the episcopal context of Gerace gave him the right to create the altar, of which the relief was the marble altarpiece. The iconographic and decorative program must have been much more complex, involving the room of a chapel that no longer exists but which was still used by Mercuri's heirs in the mid-16th century, during the episcopate of Andrea Candida. This is demonstrated by the pilasters on the sides of the sculptural representation, which have evidently been moved from their original position. Equally eccentric is the character of the bases which differ in material and quality of workmanship from the other parts of the work.
Photogallery
Contacts
What to see here
Cappella del Santissimo Sacramento
L’avvio della costruzione della cappella, fondata probabilmente negli anni Venti dei Quattrocento, è da ricondurre alla committenza della contessa di Gerace, Caterina Concublet de Arena
Read all
Cappella della Madonna dell’Itria
La cappella della Madonna dell’Itria, anticamente denominata ‘Ghivoritra’, fu fondata nella cripta della Cattedrale nel 1261.
Read all
Cripta
Al di sotto della cattedrale normanna, sul sedime di una chiesa bizantina, ampliata nel 1045, fu ricavato il vano della cripta, con tre bracci della stessa lunghezza, che testimoniano un impianto iniziale a croce greca.
Read all
Fonte battesimale
Del fonte battesimale marmoreo, eseguito per volontà del vescovo Ottaviano Pasqua nel 1578, rimane integra solo la vasca in marmo rosa, su cui è scolpito a rilievo lo stemma del committente con leone rampante coronato.
Read all
Lastra tombale di Atanasio Calceopulo
La lastra tombale del vescovo di Gerace Atanasio Chalkeopoulos, colto prelato di origine costantinopolitana vicino al Bessarione, fu realizzata nel 1585 per volontà del presule Ottaviano Pasqua al fine di magnificarne la figura
Read all
Monumento funebre di Andrea Candida
Il monumento funebre del vescovo Andrea Candida attesta la considerazione che, a quasi due secoli dal suo mandato, era riconosciuta alla sua azione riformatrice nella diocesi
Read all
Monumento funebre di Ottaviano Pasqua
Il monumento celebra la memoria del vescovo di Gerace Ottaviano Pasqua, insigne prelato genovese nipote di Simone Pasqua, cardinale presbitero di San Pancrazio fuori le mura.
Read all
Sepolcro Caracciolo
Il sepolcro di Giovanni e Battista Caracciolo, conti di Gerace nella prima metà del Quattrocento, fu un’impresa molto più tarda, compiuta per mandato di Ferdinando Caracciolo, duca di Airola e conte di Biccheri
Read all
Sepolcro Polizzi
Il sepolcro Polizzi è quanto rimane di una cappella, dedicata a santa Maria del Riposo e istituita nel braccio destro del transetto della cattedrale nel 1599.
Read all
Tiberio Muti
Di nobile famiglia romana, proprio nell’Urbe ricevette le prime significative nomine in ambito ecclesiastico.
Read all
Caterina Concublet
Esponente di una influente famiglia normanna di stirpe germanica, era figlia di Giordano, conte di Arena e di Mileto
Read all
Battista Caracciolo
Secondogenito di Antonio Caracciolo, conte di Gerace, divenne signore di Terranova e successe al fratello maggiore, Giovanni, nel 1432.
Read all
Atanasio Calceopulo
Nato a Costantinopoli prima della conquista ottomana, decise di trasferirsi in Italia ed entrò a far parte del circolo culturale del cardinale Bessarione. In seguito, divenne vescovo di Gerace e di Oppido
Read all
Felice Polizzi
Cittadino di Gerace, dottore in medicina e proprietario terriero, disponeva certamente di molto denaro contante, che prestava a tassi d’interesse vantaggiosi a personaggi importanti, come il signore di Brancaleone.
Read all
Ferrante Caracciolo
Figlio ed erede del conte di Biccari, signore anche di feudi in Puglia, Calabria e Abruzzo, fu un personaggio di notevole rilevanza durante la seconda metà del Cinquecento, a cui furono affidati delicati incarichi diplomatici, militari e governativi
Read all
Giovanni Caracciolo
Primogenito del conte di Gerace, il nobile napoletano Antonio Caracciolo, Giovanni ereditò i feudi paterni alla fine del Trecento e sposò in seconde nozze Caterina Concublet, figlia del potente signore di Arena e di Mileto
Read all
Famiglia Mercurio
La famiglia è attestata a Gerace nel XVI secolo, ma nella seconda metà dell’Ottocento era menzionata fra quelle da tempo estinte o trasferite altrove.
Read all
Ottaviano Pasqua
Nato a Genova e formatosi a Roma, fu nominato vescovo di Gerace, dove si distinse come pastore e riformatore
Read all
Famiglia Polizzi
Influente e facoltosa famiglia attestata a Gerace e in Calabria nel secolo XVI, il cui legame con la nobile e omonima casata siciliana è ancora incerto.
Read all
Tommaso Caracciolo
Primogenito del conte di Gerace Battista Caracciolo, insieme al padre sostenne dapprima Renato d’Angiò e fu in seguito perdonato da Alfonso d’Aragona, nuovo sovrano di Napoli, che gli concesse l’immunità e altri feudi in Calabria.
Read all
Tommaso Mercurio
Appartenente alla famiglia Mercurio di Gerace e membro del capitolo cattedrale, fu abate di Santa Maria della Croce, cenobio degli eremitani zumbiani di sant’Agostino, nei pressi di Castelvetere (Caulonia).
Read all
Troilo Carafa
Appartenente ai Carafa della Stadera, ramo della nobile famiglia napoletana, era parente del celebre Diomede Carafa, membro di spicco della corte aragonese, del futuro papa Paolo IV e di Oliviero Carafa, potente cardinale e arcivescovo di Napoli
Read all